Chiara Civello è la madrina della XVII edizione

Cantautrice romana la cui vita artistica si divide tra Italia, Stati Uniti e Brasile. Né pop, né jazz, lontanissima dalle classificazioni musicali, con sei dischi all’attivo, un passaggio a Sanremo e avidamente aperta sul mondo, la sua musica potrebbe essere definita da una serie di ossimori: naturalmente sofisticata, globale e italiana.
A Boston e New York si forma artisticamente ed entra in contatto con personaggi come Burt Bacharach e Tony Bennett che la definirà la miglior cantante jazz della sua generazione; è stata la prima italiana a incidere per la leggendaria etichetta Verve. In Brasile trova un’altra casa collaborando con Chico Buarque, Ana Carolina, Maria Gadù, Gilberto Gil e tantissimi altri.
Artista e donna avventurosa, ha metabolizzato le culture dei continenti che ha attraversato e oggi parla e canta in inglese, italiano, portoghese, spagnolo e francese, senza mai prendere fissa dimora, né in una città,
né in uno stile.
La cantante italiana Chiara Civello e il produttore Marc Collin si uniscono oggi per la seconda volta, dopo “Eclipse”.
Per Eclipse, il produttore le ha perfezionato un sound pop inedito, spesso con un organo elettrico, una batteria elettronica e un basso sintetico, come per meglio esaltare la grana sensuale della sua voce. Giocando con i silenzi e i costrasti come farebbe un regista con la luce, Marc Collin ha creato per ogni titolo delle atmosfere cinematografiche diverse. In questo immaginario in bianco e nero, Chiara è la ragazza di Ipanema: leggera e inebriante, surfa sulla Nouvelle vague di Truffault, fa ondeggiare delle arie co-composte con la crème dei songwriters italiani (Francesco Bianconi, Pippo Kaballa, Cristina Donà, Diego Mancino, Diana Tejera e Dimartino)
“Chansons: Chiara Civello Sings International French Standards”, è il prossimo album, prodotto da Marc Collin questa volta interprete di 12 classici dal 1945 al 1975, tutti scritti da cantautori francesi.
Da Michel Legrand a Charles Aznavour passando per Charles Trenet, Édith Piaf, Jacques Brel, Gilbert Bécaud e Francis Lai: nomi familiari degli amanti della musica di lingua francese, ma meno al grande
pubblico internazionale; canzoni che hanno varcato i confini della loro terra natìa senza che il grande pubblico ne conosca l’appartenenza alla storia musicale francese. Canzoni che qui passano dall’ombra alla luce.
Chi avrebbe mai pensato che Feelings, The Good Life o My Way sono tutti firmati da autori francesi? Pezzi che Frank Sinatra, Julio Iglesias, Elvis Presley, Madonna, Lady Gaga, Luciano Pavarotti, Céline Dion, Dalida, i Sex Pistols o Caetano Veloso hanno inciso e portato al successo a livello internazionale.
L’album Chanson è in uscita entro il 2021.
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