Premio Bianca d‘Aponte

Premio Bianca d‘Aponte

Il premio per le cantautrici italiane emergenti che vogliono esprimere la propria arte

Il premio Bianca d‘Aponte in Spagna

Il premio Bianca d‘Aponte in Spagna

Il 3 Marzo all‘Istituto italiano di cultura di Madrid e il 5 Marzo a Logroño

MUSICA NUDA in concerto

MUSICA NUDA in concerto

Auditorium Bianca d‘Aponte, Via Nobel - Aversa (CE)

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XI edizione

Più passano gli anni e le edizioni e più il 'Bianca d'Aponte' diventa vero punto di riferimento per i concorsi in Italia. E questo non è dovuto solo alla straordinaria unicità di essere un concorso dedicato – esclusivamente-  al mondo femminile, ma anche perché il 'Bianca d’Aponte' è riuscito a creare un modello di manifestazione che unisce artisti, addetti ai lavori e territorio in una formula vincente. 
A coordinare la parte artistica troviamo Fausto Mesolella, istrionico musicista (oggi anche cantante, visto che nel suo ultimo, bellissimo album, canta/recita poesie di Stefano Benni da lui musicate) che con generosità si presta a creare jam session quasi sempre pseudo-improvvisate, con tutti gli ospiti che calcano il palco nelle due serate. E anche il territorio risponde bene, con un teatro Cimarosa sempre stracolmo di gente che oramai aspetta con interesse l’appuntamento annuale. Tra le grandi novità che quest’anno si sono respirate al Bianca d’Aponte, non possiamo non ricordare la splendida idea – voluta e realizzata – da Sergio Secondiano Sacchi del Premio e da Steven Forti, che in una sorta di gemellaggio con “Cose di Amilcare” (costola tenchiana in terra Catalana, a Barcellona per l’esattezza) ha voluto dedicare un intero album alle canzoni di Bianca, la giovane cantautrice scomparsa e a cui il premio è dedicato. L’album ha preso il titolo di Estensioni e dentro ci sono incise canzoni di Bianca d’Aponte interpretate da una dozzina di artisti, quasi tutti internazionali, residenti appunto a Barcellona, ed il risultato è stato commovente. È nata così anche l’idea di creare una targa, il “Bianca d’Aponte International”, e quest’anno è andata a Silvia Comes, presente nell’album ed anche ad Aversa, premiata sul palco dallo stesso Sergio Sacchi e Steven Forti. Un’iniziativa che amplifica il nome del premio e la sua portata artistica fuori dai confini nazionali. Tra le altre novità che vale la pena segnalare c’è l’interesse che ha mostrato verso questo Premio la nuova realtà nata in casa “Rai”, chiamata Rai-Radio7 Live. Infine, sul palco è salito anche Alberto Salerno, uno dei più importanti autori di testi del nostro paese, che in rappresentanza di FMD (Fare Musica e Dintorni) ha scelto Irene Ghiotto come artista più rappresentativa di questa edizione. Le due serate della manifestazione sono state presentate da Carlotta Scarlatto e Antonio Silva e a dare il via dell’11ª edizione del Premio è stata Elisa Rossi, vincitrice della scorsa edizione, accompagnata dal talentuoso chitarrista Daniele Fiaschi. Tra gli ospiti che hanno arricchito ulteriormente il programma della due giorni troviamo Diodato e Renzo Rubino, che oltre ad un miniset autonomo hanno condiviso un brano, una cover di De Andrè e poi ancora Bastian Contrario, Carlo Mercadante, Mimmo Epifani, Giuseppe Anastasi, Mariella Nava, Raiz, Andrea Mirò, Fausto Mesolella e, in rappresentanza del “Bianca d’Aponte International”, la tunisina M’Barka Ben Taleb, la francese Céline Pruvost, la spagnola Silva Comes e un’italianissima Claudia Crabuzza, che ha cantato in algherese, un dialetto molto, molto simile al catalano. Tra tutti questi nomi non ne va dimenticato uno, quello dell’Orchestra del Premio Bianca d’Aponte guidata dal Maestro Alessandro Crescenzo, fautrice di un lavoro preziosissimo di arrangiamenti che accompagna le finaliste in quasi tutti i brani in gara. Due righe a parte merita la madrina di questa edizione 2015, la fiorentina Ginevra Di Marco. Si presenta sul palco di Aversa con un trio formidabile, capitanato da Francesco Magnelli (che insieme a Ginevra ha condiviso anche l’esperienza CSI, PGR e prima ancora anche l’ultimo album dei CCCP…) alle tastiere, Andrea Salvadori alle corde e Marzio Del Testa alle percussioni. Voce cristallina e potente, il suo set, che ha previsto anche “Mary”, delicatissimo brano di Bianca, contribuisce a creare uno dei punti più alti di tutta la manifestazione e quando Ginevra chiama sul palco “tre colleghe” - Elena Ledda, Brunella Selo e Fausta Vetere  -subito si intuisce che qualcosa di particolare sta nascendo. Parte così un miniset strepitoso, prima con Abacada, brano del compianto artista sardo Andrea Parodi (tratto dal suo primo album solista, del 2002, dopo l’uscita dai Tazenda) e poi con una versione unica e irripetibile de Il canto dei Sanfedisti. Le quattro voci creano un’atmosfera che genera dapprima stupore, tanto colpisce il brano per bellezza e intensità, con il pubblico che via via diventa co-protagonista, in un crescendo all’unisono che chiude la due giorni nel migliore dei modi possibili. Ricordiamo anche che 'Emercency’ è sempre presente con uno spazio di merchandising, fin dalla prima edizione, dove con offerta libera è possibile avere il cd della manifestazione, contenente i brani delle finaliste e un brano di Bianca interpretato dalla madrina di turno. Era un rapporto stretto quello tra Emergency e la giovane Bianca d’Aponte, che i due genitori hanno voluto che continuasse ogni qualvolta se ne presenti la possibilità.

Chiudiamo ricordando le dieci finaliste di questa edizione 2015:

Partecipanti

Irene Ghiotto (vincitrice del premio e miglior composizione)

Helena Hellwig (premio della critica, miglior testo e miglior interpretazione)

Rossella Aliano, Amelie, Priscilla Bei, C.F.F., Grazia Cinquetti, Francesca Incudine, Giulia Olivari e Francesca Pignatelli.

 

10 edizione

 

 

C’era grande attesa per questa edizione del Premio Bianca d’Aponte, la decima, nell’intrecciarsi fitto di un programma davvero intenso di esibizioni. Ed anche quest’anno la polverina magica che sembra cospargere ogni cosa durante la due giorni aversana ha svolto il suo consueto lavoro grazie anche all’alto livello delle canzoni in gara e dello spettacolo straordinario che non per nulla vanta da nove anni la direzione artistica di Fausto Mesolella.

C’era Alberto Salerno, che con sua moglie Mara Maionchi (assente per un imprevisto dell’ultimo momento) sono stati i discografici che per primi intuirono il talento di una Bianca ancora neppure diciottenne. C’era Gianfranco Reverberi, uno degli autori storici della nostra canzone, legato stretto al Premio e sempre presente e attivo. C’era Emergency, l’associazione di cui Bianca era sostenitrice in vita e che continua a sostenere oggi con i ricavi delle vendite dei cd delle varie edizioni del suo Premio. C’era Enrico de Angelis, direttore artistico del Club Tenco, che da molto tempo non manca l’appuntamento; e c’era pure il collega e amico e cofondatore del Club Sergio Sacchi con in mano un dono anche lui, e di grande valore: portare le canzoni di Bianca fuori dall’Italia, e in particolare a Barcellona, dove lui ha creato una piccola tana chiamata “Cose di Amilcare”, e dove l’8 marzo prossimo prenderà vita l’iniziativa “Bianca d’Aponte Internazionale”, in cui vari artisti canteranno le canzoni di Bianca tradotte in diverse lingue. E c’era come sempre Mariella Nava che già lo scorso anno aveva inaugurato qui la nascita dell’etichetta “Suoni dall’Italia” e istituito la consegna di un contratto discografico quale riconoscimento a un’artista scelta tra le ragazze in gara. Ma in occasione del decimo anniversario, ha fatto un gesto di inestimabile valore. Alla conferenza stampa di presentazione di questa edizione, Fausto Mesolella aveva detto: «Mai avrei pensato che Mariella Nava un giorno avrebbe stampato un disco con le canzoni di Bianca. Questo è il più bel regalo per il decimo anno del Premio, il più bel regalo per Bianca». Si tratta di Anima Bianca, un cd che raccoglie quindici canzoni della cantautrice aversana – di fatto un’opera prima postuma – di cui una, Un chicco di caffè, cantata dalla stessa Bianca. Un lavoro «tutto da gustare», aveva detto la Nava, «perché è la musica nuda, la musica bella con il cuore di Bianca, e il cuore di Fausto che accompagna noi; la chitarra che non sporca, ma aggiunge, e sottolinea il peso specifico di questa cantautrice, Bianca d’Aponte. E poi questa è solo una partenza, perché mi piacerebbe via via incidere il disco delle vincitrici... insomma, poi vedremo».

E veniamo ora allo svolgimento delle serate. E’ Antonio Silva, lo storico presentatore del Premio Tenco, che si è prestato ad assumere il ruolo di filo conduttore tra passaggi di artisti e cambi di palco. Al suo fianco – una sera per ciascuna – due presentatrici già in forze negli anni precedenti: Maria Cristina Zoppa, per la serata di venerdì, e Roberta Balzotti, in scena il sabato.

Protagoniste assolute della prima serata sono state le undici le ragazze finaliste. Tra di loro la vincitrice dello scorso anno, Federica Abbate, e poi tanti artisti: Joe Petrosino, Mimmo Cavallo, Fausta Vetere, ex madrina e fedelissima del Premio, accompagnata da Corrado Sfogli, il gruppo campano Doppiopasso; il cantautore Alessio Bonomo, Mauro Ermanno Giovanardi, Tony Bungaro, che non smette di entusiasmare con la sua bellissima Guardastelle; e infine Tricarico, che con i Letti Sfatti ha dato vita a un “set” singolare e apprezzatissimo dal pubblico.

Nella mattina di sabato tutte le concorrenti sono state invitate a esibirsi nell’Auditorium Bianca d’Aponte con un brano diverso da quello in gara.

La serata finale è stata dedicata alla celebrazione del decimo anno. Mentre le concorrenti erano accomodate in platea in attesa del verdetto delle giurie, sul palco – sotto lo sguardo e la guida di Fausto Mesolella – si sono succedute quasi tutte le vincitrici degli anni passati, scorrendo all’indietro il calendario giù in fondo fino alla prima vincitrice; o meglio alle prime due, perché si trattò dell’ex aequo Veronica  Marchi e Germana Garno; quindi Charlotte Ferradini, Claudia Angelucci, Momo, Erica Boschiero, Eleonora Beddini e Chiara Morucci; e tra di loro ancora grandi artisti, molti dei quali sono degli habitués che non perdono un’edizione. Una serata, questa, all’insegna dell’emozione e della commozione se possibile ancor più di sempre: Enzo Avitabile, dopo il suo «canto randagio» Don Salvato’, ha cantato una canzone tutta per lei, struggente, che si intitola semplicemente Bianca. Commozione esplosa in una standing ovation infinita quando la minuta Momo è salita sul palco e ha cantato Non ricordo, nata dalla dolorosa vicinanza alla madre malata di Alzheimer, con la semplicità disarmante che le è propria e che sa colpire profondamente il cuore del pubblico; un’esibizione così toccante da convincere Mariella Nava a offrirle di slancio, del tutto fuori programma, un contratto discografico. Emozioni ancora, e ancora commozione indicibile tagliano a metà la serata quando le immagini della bellissima Bianca e la sua voce densa (ed eccezionalmente matura, come la sua scrittura) che intona Canto di fine inverno, riempiono d’imperio un grande palco vuoto, sfiorato solo dalla presenza discreta di Mesolella che l’accompagna alla chitarra. Ci si alza per l’intervallo ancora stupiti per la bellezza della canzone appena ascoltata, a conferma – l’ennesima – della straordinarietà di questa cantautrice.

È anche la serata dei duetti per la più celebre cantante sarda, Elena Ledda, altra ex madrina e componente della famiglia del Premio: ha cantato con Kaballà, con Enzo Avitabile, con Erica Boschiero e con Petra Magoni. La Magoni è un’altra ex madrina e familiare; il suo “set” con Fausto Mesolella, poi, è stato uno spettacolo nello spettacolo. Ed è tradizione lasciare infine il palco a Mariella Nava, che mani sul pianoforte e voce intensa regala al pubblico ogni anno momenti di grande suggestione. Il finale di serata è riservato all’attesissima madrina di quest’anno, Andrea Mirò. Asciutta e sofisticata insieme, seduta sola al centro del palco, con la chitarra e la sua inconfondibile voce profonda e calda ha intonato la splendida Come Dorothy di Bianca.
Un’edizione speciale davvero dunque, questa decima, ricchissima e composita; per dirla con parole di Gaetano d’Aponte, «ogni elemento del Premio rappresenta un tassello di questo mosaico che prende sempre più le sembianze del volto di Bianca».

Partecipanti

Elisa Rossi (vincitrice del premio)

Elsa Martin (premio della critica)

Alfina Scorza (miglior composizione)

Flo (Floriana Cangiano – miglior testo)

Anita Vitale (miglior interpretazione)

Alice Clarini; Giulia Daici; Marlò (Federica Di Marcello); NaElia (Eliana Tumminelli); Sara Fochesato; Tonia Cestari.

 

9 edizione

Si è chiusa lo scorso sabato, 26 ottobre, la due giorni aversana della nona edizione del Premio Bianca d'Aponte, il concorso dedicato alla canzone d'autore al femminile. Se mai fosse ancora necessario confermare la qualità artistica, l'importanza e l'autorevolezza di questo concorso canoro, su cui tra l'altro garantisce alla direzione artistica un nome come Fausto Mesolella, eccoci qui a certificarne ancora una volta la straordinarietà, per diversi motivi.

Primo e più importate fra questi è certamente Bianca. Quanto grande dovesse essere la personalità di questa ragazza,  è l’interrogativo che chi ha la fortuna di farne esperienza continua a porsi ogni anno. E quanto talento c'era in lei, che ci ha consegnato un repertorio di canzoni di commovente bellezza. Ogni anno la madrina di turno sceglie un suo brano e lo interpreta sul palco; non dispiacerà alle concorrenti vecchie e nuove se diciamo che la canzone di Bianca è sempre tra le più belle che vengono proposte nei due giorni.

E poi c'è tutto il resto. I lavori che cominciano con una giornata "preparatoria", di giovedì, con un seminario dal titolo "La qualità della scrittura", durante il quale, quest’anno, il discografico Marco Ragusa della Warner e il cantautore Tony Bungaro hanno incontrato artisti e finaliste del Premio. Gli eventi che si affiancano alla gara canora contribuiscono a dare quel sapore di unicità che le è proprio. C'è l'imperdibile conferenza stampa delle finaliste il sabato mattina e quest'anno assai interessante è stata pure la presentazione del libro "Chi se ne frega della musica?" di Enrico Deregibus.

Nel vivo del Premio si entra attraverso le porte del teatro Cimarosa la sera del venerdì. La coppia di presentatori - padre e figlia, Sandro e Cecilia Petrone- introducono la rituale esibizione della vincitrice dell'anno precedente, nell'occasione Charlotte Ferradini. Sarà poi la seconda serata quella in cui si svolgerà la vera e propria gara, con le giurie in sala impegnate nel voto. Tra le esibizioni delle concorrenti, tra il venerdì e il sabato, si alternano gli ospiti. Dal punto di vista dello spettacolo musicale, qui la kermesse aversana esprime tutto il suo fascino. C'è il padrone di casa, artisticamente parlando, Fausto Mesolella; e poi c'è il privilegio raro di assistere a performance inedite. È così che Mario Incudine, Mauro Ermanno Giovanardi, Kaballà e Tony Canto (con il pianista Antonio Vasta) intonano Notte di luna calante di Domenico Modugno; che Giuseppe Anastasi si riprende una sua canzone di successo come La notte (scritta per Arisa) e ce la canta lui alla chitarra; che Paola Turci confessa il suo ultraventennale sogno di cantare accompagnata da Mesolella e lo corona offrendoci in dono un 'O surdato 'nnammurato che nessuno dimenticherà; che Fausta Vetere e Brunella Selo cantano insieme Canzone appassiunata; che Mesolella si siede al pianoforte per accompagnare Rosa Chiodo - bravissima - alla sua È colpa mia; che cantano assieme Elena Ledda e Kaballà, accompagnati da Massimo Germini e il buon Fausto a far da spalla. Mariella Nava, ex madrina e ora fedelissima del Premio, sempre prodiga di emozioni forti per tutti, quando si siede al piano; Tony Bungaro, avvolgente con la sua musica; il fascino della voce di Raiz che si cimenta con la canzone napoletana classica; Paola Turci e una Dio come ti amo di Modugno da brividi. E Gennaro Vitrone, Sabba & Gli Incensurabili, Tommaso Di Giulio... Vorremmo concludere con Bianca, “sul palco” quest'anno con due canzoni: la prima, dalla voce di Paola Turci, è Cose lontane; l'altra, cantata da Brunella Selo, è Il cantico dei matti.

Le partecipanti

Federica Abbate (vincitrice del premio e miglior composizione)

Rebi Rivale (nome d’arte di Roberta Bosa, premio della critica)

Lea (nome d’arte di Lea Anna Esposito, miglior interpretazione)

Carolina Da Siena (miglior testo)

Ghita Casadei, Marialuisa De Prisco, Emily Guerra, Chiara Iovine, , Adele Pardi, Margherita Pirri, e Irene Scarpato.

 

VIII edizione

Si sono tenute il 26 e 27 ottobre, ospitate al Teatro Cimarosa di Aversa, le due serate finali del Premio Bianca d’Aponte nella classica cornice di pubblico che ha affollato il teatro; ma questo, ormai, non fa più notizia. Le due serate sono state presentate dalle giornaliste RAI Roberta Balzotti e Maria Cristina Zoppa. E’ stata Nada la madrina dell’ottava edizione del Premio che sempre più si afferma come uno dei più importanti premi musicali italiani. Tantissimi gli ospiti, come ogni anno, gli ospiti che si sono avvicendati sul palcoscenico durante le due serate, donando al pubblico la propria musica e tante emozioni. E’ il direttore artistico Fausto Mesolella, come ogni anno, a dare il via alla serata finale di sabato, proponendo alcuni brani strumentali alla chitarra. Insieme a lui, sul palco, anche Nada che, in qualità di madrina, propone “Ninna nanna alla mia mamma”, il brano di Bianca da lei scelto, intenso e commovente. Tra gli ospiti Patrizio Trampetti e i Letti Sfatti, Bungaro, Kaballà, Mario Incudine ed alcune madrine degli anni passati come Ledda, Nava, Vetere e Casale.

Le partecipanti

Charlotte Ferradini (Vincitrice del Premio)

Cassandra Raffaele e Paolo Rossato (premio della critica e la Rossato anche miglior composizione)

Valeria Crescenzi (miglior interpretazione)

Roberta Gulisano (miglior testo) 

Anna Cuomo, Patrizia Cirulli, Patrizia Di Donna, Franca Masu, Alessandra Parisi e Giulia Pellegrini.

 

7 edizione

La settima edizione del Premio Bianca d’Aponte – Città di Aversa, tenutasi il 21 e 22 ottobre, si ricorderà oltre che per il grande successo di pubblico, anche per l’impronta pop delle canzoni in gara oltre che per i numerosi big accorsi entusiasti ad Aversa per la finale dell’ormai noto concorso nazionale. Bungaro, Rossana Casale, Mauro Ermanno Giovanardi, Kaballà, Ledda, Nava, Fausta Vetere, e la Madrina, Cristina Donà, con un unico direttore d’orchestra, Fausto Mesolella che per questa due giorni ha condiviso il palco con le concorrenti e gli ospiti, proponendo duetti inediti, unici ed irripetibili. “a noi piace una musica pulita – dice Fausto Mesolella aprendo la serata – fuori dagli schemi, fuori dalle restrizioni e dalle costrizioni del rettangolo a 42 pollici, in chiara polemica con i talent show televisivi. Sempre dal palco rincara la dose e lancia il suo grido di protesta verso gli addetti ai lavori (tantissimi presenti in sala): “Non illudete i giovani, non portateli in alto per poi abbandonarli e non rispondere neanche più al telefono, solo perché il mercato, dopo un anno, richiede altro”.

Le partecipanti

Claudia Angelucci (vincitrice Premio e miglior testo)

Rebi Rivale (premio della critica e miglior composizione)

Chiara Vidonis (miglior interpretazione)

Iole Cerminara, Rossella Aliano, Verdì, Giovanna Dazzi, Alessandra Falconieri, Roberta Di Lorenzo, Maria Carmisciano.

 

 

6 edizione

Aversa 22 e 23 ottobre, due serate al teatro Cimarosa all’insegna delle emozioni e della buona musica in una cornice di pubblico attento che ha gremito il teatro ed è rimasto fino alla proclamazione delle vincitrici manifestando il proprio entusiasmo ed il grande apprezzamento sia per le partecipanti sia per i grandi nomi della musica italiana che si sono alternati sul palcoscenico, quali Elena Ledda, madrina, Momo, Mariella Nava, Musica Nuda (il duo Magoni / Spinetti), Bungaro, Mauro Ermanno Giovanardi, Selo, la NCCP, Mediterranea (la prima band di Fausto Mesolella) e Susanna Parigi. La manifestazione, nata sei anni fa, si fregia dell’adesione del Presidente della Repubblica che ha assegnato una medaglia presidenziale in bronzo consegnata, a discrezione e sotto responsabilità, a Oscar Avogadro recentemente scomparso e amico del premio e di bianca di cui fu scopritore; a ritirare la moglie Laura Pertusi dopo che il Direttore Artistico e Mariella Nava avevano omaggiato il grande autore con una straordinaria ed intensa versione de “La luna bussò”. A completare il parterre di ospiti quasi cento tra giornalisti e addetti ai lavori che hanno costituito le giurie che hanno assegnato i premi.

Partecipanti

Laura Campisi (vincitrice del Premio e miglior interpretazione)

Paola Rossato (premio della critica), Roberta Gulisano (miglior testo)

Lea (miglior composizione)

Sara Loreni, Dora Cardone, Melissa Ciaramella, Marialuisa De Prisco, Nicoletta Evangelista, Virginia Fabbri, Silvia Caracristi.

5 edizione

Dopo le serate del 23 e 24 ottobre, in un Teatro Cimarosa gremito tanto quanto lo erano il suo spazio esterno ed il suo parterre, Bianca d’Aponte sarebbe stata entusiasta di partecipare a un concorso come quello che porta il suo nome e ha proclamato vincitrice Momo e la sua canzone “L’amore vola piano”. La musica vola alta, invece, e dunque a Bianca le canzoni eseguite nella due giorni della finale sono arrivate di sicuro. Quella di Momo (che tra le lacrime ha commentato “E’ un grande onore e una grande emozione ricevere questo riconoscimento”) e delle altre nove finaliste, in fondo tutte un po’ vincitrici dal momento che il premio vero è in questa vetrina ormai di livello nazionale, in questo concorso dove contano solo la qualità e la passione, in questa occasione, concreta e pulita, di entrare in contatto con l’aspetto professionale della musica, con i discografici, gli autori, i produttori, gli artisti.

Infatti le ragazze si sono divise il palco con gli ospiti e la stessa giuria, fra i “Sarracini” di Fausta Vetere e Corrado Sfogli e le “Spalle al muro” di Mariella Nava (splendida madrina) o Rossana Casale che ha prestato la sua voce a Bianca eseguendo brani che lei non ha avuto il tempo di incidere nel primo cd che voleva produrle la BMG Ricordi. O le continue performance, tra chitarra e pianoforte, del direttore artistico Fausto Mesolella, anima e mente di questa grande festa della musica giovane e in rosa. Tra gli ospiti anche Mario Venuti, Max Manfredi, Kaballà.

Partecipanti

Momo (vincitrice del Premio e, ex aequo, del premio della critica)

Giorgia Del Mese( ex aequo, premio della critica)

Patrizia Cirulli (miglior testo)

Airìn (miglior composizione)

Iole Cerminara (miglior interpretazione)

Francesca Lombardi, Katres, Giorgia Crimi, Simona Norato, Nancy Pepe.

 

4 edizione

Il Premio, svoltosi il 24 e 25 ottobre al Teatro Cimarosa di Aversa, ha riscosso, anche quest’anno un notevolissimo successo di pubblico e critica con la brillante conduzione di Roberta Balzotti e Sandro Petrone. Ed è totalmente condivisibile chi scrive che il Premio Bianca d’Aponte è un miracolo perché non serve scomodare il Tenco per trovare chi fa sul serio; è un miracolo perché ha un criterio premiativo esclusivo: si occupa delle canzoni delle donne. Riflette su quello che fa e dibatte su cosa si fa e dove si va con incontri pomeridiani. Ha una direzione artistica autorevole: Fausto Mesolella è persona di sicura competenza e non ha certo bisogno di sottostare a giochi di favore e castrazioni artistiche. E’ un luogo dove si suona dal vivo; si esalta l’aspetto compositivo e la performance. E’ un miracolo perché nella giuria ci sono per la stragrande maggioranza critici e artisti, non venditori. Tutto ciò è apparso in modo chiaro nel corso di questa edizione dove si è stato veramente alto senza nulla togliere alle cantautrici delle passate edizioni. Il Bianca d’Aponte diventa, quindi, sempre più un simbolo della voglia di affermarsi al femminile nella canzone d’autore italiana.

 

Le partecipanti

Erica Boschiero (vincitrice del Premio e miglior testo)

Silvia Caracristi (premio della critica)

Katres (miglior composizione)

Pilar (miglior interpretazione)

Elsa Martin, Paola Cassano, Silvia Vavolo, Laura Campisi, Patrizia Cirulli, Paola Angeli. Madrina: Fausta Vetere. Ospiti: Kaballà, Avion Travel, Max Manfredi, Ferruccio Spinetti.

 

3 edizione 

Grande affluenza di pubblico per le serate finali del concorso “Sono un’isola: Io, donna per una canzone d’autore – Premio Bianca d’Aponte” che si è svolto l’ultimo fine settimana di ottobre al Teatro Cimarosa di Aversa. La magnifica due giorni, promossa dalla Siae e dall’Imaie, è stata presentata da Michael Pergolani e Renato Marengo di Radio Demo RAI, sotto la direzione artistica di Fausto Mesolella. Madrina della serata Petra Magoni che per un problema di gola non si è potuta esibire, ripromettendosi, però, di tornare presto ad Aversa. Tra gli ospiti di grande pregio, Pepi Morgia, Massimo Bubola, Rossana Casale, Andrea Zuppini, Gianfranco reverberi, Giorgio Calabrese tutti facenti parte di una giuria di assoluto prestigio.

 

Le partecipanti

Mama’Gan (vincitrici del Premio e miglior interpretazione)

Giorgia Del Mese (premio della critica)

Mariangela Di Michele (miglior testo)

Cristina Mauro (miglior composizione)

Rita Medda, Nunzia Carrozza, Paola Sansone, Kyriacoulla Constantinou, Paola Olivetti, Cristina Renzetti.

 

Appresa la notizia della loro affermazione artistica nel prestigioso Premio delle sue concittadine, il sindaco di Foligno, Manlio Marini, le ha invitate a Palazzo Deli per un incontro istituzionale. 

 

2 edizione 

“Brividi”. Non poteva essere nessun’altra la canzone, magnificamente da una Rossana Casale in perfetta simbiosi con il pubblico del Cimarosa, a suggellare la stupenda serata conclusiva di “Sono un’isola: Io, donna per una canzone d’autore – Premio Bianca d’Aponte”.

Sono state proprio le emozioni pure e forti che hanno caratterizzato una due giorni durante la quale le cantautrici in gara e gli ospiti hanno saputo testimoniare la vitalità della musica italiana. Del resto il carnet preparato da Fausto Mesolella conteneva in sé tutti gli elementi per non deludere quanti credono che la musica, come la poesia e l’arte tutta, abbia quale missione fondamentale quella di lasciare traccia nell’animo umano. Una Rossana Casale intensa e capace di emozionarsi ed emozionare quando canta “Le parole più belle” di Bianca ed al tempo stesso impossible non citare la stupenda performance deglia Avion Travel con Peppe Servillo. La voce impareggiabile di Brunella Selo e l’inarrivabile capacità di rendere la canzone napoletana ancora la più bella del mondo, hanno fatto il resto. Anche quest’anno, a presentare in modo impeccabile, è stata Vittoria Russo.

 

Le partecipanti

Chiara Morucci (Premio Bianca d'Aponte),

Ivana Cecoli (premio della critica),

Roberta Coppone (miglior composizione)

Isa (miglior testo)

Marilena Catapano (miglior interpretazione)

Nadia Tinto, Claudia Sorvillo, Erica Biavati, Ilaria Becchino, Eleonora Crocetti.

 

1 edizione 

Grande partecipazione di pubblico, emozioni, qualità dei brani selezionati e delle partecipanti, hanno sancito il successo della prima edizione del concorso nazionale per sole cantautrici “sono un’isola: Io, donna per una canzone d’autore – Premio Bianca d’Aponte”.

La finale, svoltasi il nella splendida cornice del Teatro Cimarosa, si è tenuta in due serate il 14 e 15 ottobre ed ha visto la partecipazione di Alfredo Rapetti e Oscar Avogadro, mostri sacri della musica italiana, che hanno dato prestigio alla giuria, presieduta da Brunella Selo, madrina delle serate, costituita da amici di Bianca, ex allievi del CET, la scuola di Mogol, che aveva frequentato due volte. Tra gli ospiti Carlo Mazzoni, cantautore aversano entrato nell’entourage di Celentano, e con lui Massimo Sonetti, noto come ispettore Guerra nel telefilm “La squadra”; e ancora il fantastico duo chitarristico, Michele Ascolese e Fausto Mesolella che ha aperto la serata finale “duettando” con Bianca in un’esibizione toccante e sentita  che ha meritato la standing ovation del pubblico. Perfetta la presentatrice Vittoria Russo.

 

Le vincitrici

Germana Grano e Veronica Marchi (vincitrici ex aequo del Premio)

Marilena Anzini (premio della critica)

Ornella Saluzzo (miglior interpretazione)

Germana Grano (miglior composizione) 

 

Finaliste

Germana Grano e Veronica Marchi, Marilena Anzini, Ornella Saluzzo, Isa, Marcella Garuzzo, Morgana Montermini, Nunzia Sibona, Angela Pederbelli. Madrina: Brunella Selo. Ospiti: Fausto Mesolella, Michele Ascolese, Carlo Mazzoni.

 

MUSICA NUDA in concerto

GIOVEDÌ 16 FEBBRAIO 2023 ore 20.30

AUDITORIUM BIANCA D’APONTE  - AVERSA (CE)

Prenotazione e info: 336 694666 | 335 5383937 

Ingresso con tesseramento: € 15,00

 

 

MOÀ VINCE IL PREMIO BIANCA D'APONTE 2022,
A JOLE IL PREMIO DELLA CRITICA 'FAUSTO MESOLELLA’

IL CONTEST PER CANTAUTRICI HA AVUTO COME MADRINA GRAZIA DI MICHELE E COME OSPITI, TRA GLI ALTRI, NICCOLÒ FABI, PAOLA PITAGORA, SIMONA MOLINARI, RAIZ, PACIFICO

AL TEATRO CIMAROSA DI AVERSA IL 28 E 29 OTTOBRE CON RAI RADIO1 MEDIA-PARTNER

È Moà da Terni a vincere il 18° “Premio Bianca d'Aponte”, il concorso per cantautrici che si è tenuto al teatro Cimarosa di Aversa il 28 e 29 ottobre. A lei anche la menzione per il miglior testo. 

Potrebbe essere un‘immagine raffigurante 5 persone, persone in piedi e spazio al chiuso

Ad aggiudicarsi il Premio della Critica “Fausto Mesolella” (storico direttore artistico della manifestazione) è stata invece Jole da Savona. 

La menzione della giuria per la migliore musica va a Fefe da Bolzano, quella per migliore interpretazione a Jungle J. Anne da Grosseto.

Alla vincitrice assoluta va il Premio Bianca d’Aponte, con borsa di studio di 1.000 euro, la partecipazione come ospite alla prossima edizione del Premio, tre concerti di presentazione prodotti da Doc Live e la possibilità di partecipare al Premio dei Premi del Mei di Faenza. Al Premio della Critica “Fausto Mesolella” va una borsa di studio di 800 euro e la partecipazione come ospite al Premio Nilla Pizzi che si svolgerà al Teatro Bibiena di Sant’Agata Bolognese il 19 novembre. 

 

Molti i premi collaterali assegnati direttamente da membri delle giurie e da realtà vicine al Premio Bianca d’Aponte.

A Jole vanno altri due riconoscimenti: il “Premio ’Na stella” (titolo di una canzone di Mesolella) del Virus Studio, con l’incisione di un brano con la produzione artistica di Ferruccio Spinetti, e quello di Soundinside Basement Records, consistente nella realizzazione di un video live in studio.

Fefe e a Giorgia Canton da Verona si aggiudicano una proposta per un anno di assistenza legale e manageriale da parte di Siedas.

Per Assia Fiorillo da Napoli c’è la proposta di una possibile collaborazione artistica con l’etichetta Suoni dall’Italia di Mariella Nava, mentre l’etichetta femminile “Maieutica Dischi” di Veronica Marchi (vincitrice della prima edizione del Premio) offre la produzione e pubblicazione di un brano a Lula da Roma.

Infine a Angelae da Padova la Dcave records del produttore artistico Daniele Grasso offre la produzione completa di un EP di tre brani.

Erano in gara a anche Candeo da Milano, Lamo, anch’essa, da Milano e Alessandra Nicita da Lecce.

 

A salire sul palco, oltre le finaliste del contest, ci sono stati importanti artisti del panorama musicale italiano, come Niccolò Fabi, Simona Molinari, Raiz, Pacifico, Isotta (che come vincitrice dell’edizione 2021 ha aperto entrambe le serate), Giuseppe Barbera, Piero Fabrizi e Kaballà. 

Potrebbe essere un‘immagine raffigurante 1 persona, persona che suona uno strumento musicale e chitarra

Con loro anche Grazia Di Michele, in veste di madrina, ruolo per il quale ha presieduto la giuria generale e cantato “Respira piano”, un brano di Bianca d’Aponte, la cantautrice a cui la manifestazione è dedicata.

E poi due artiste che sono state anche premiate: Paola Pitagora, a cui è stato assegnato il premio alla carriera della Città di Aversa, e la cubana Sorah Rionda, che ha ricevuto il Premio Bianca d’Aponte International, in collaborazione con il Premio Andrea Parodi di Cagliari.

Da sottolineare infine la presenza sul palco del Cimarosa di un gruppo di alunni del liceo classico e musicale Cirillo di Aversa che hanno omaggiato Bianca d'Aponte eseguendo il suo brano “Clessidra”.

 

Alcune delle finaliste e degli ospiti sono stati accompagnati dalla band residente diretta da Alessandro Crescenzo.

La direzione artistica del Premio è di Ferruccio Spinetti, mentre la conduzione era affidata a Daniela Esposito e Ottavio Nieddu. Rai Radio 1 è media-partner ufficiale.

Nel corso delle serate era disponibile la compilation della 18a edizione del Premio, che il pubblico ha potuto ricevere in cambio di un’offerta al tavolo di Emergency, cui sarà devoluto l’intero ricavato.

 

A decidere i premi principali sono state due giurie, una generale e una critica.

Della prima hanno fatto parte: Grazia Di Michele (presidente di giuria e cantautrice), Giuseppe Barbera (musicista e compositore), Tony Bungaro (cantautore), Diego Calvetti (produttore), Rossana Casale (cantautrice), Valentina Casalena Parodi (Premio Andrea Parodi), Mimì Ciaramella (musicista e compositore), Gianni Cicchi (manager), Sergio Delle Cese (booking Antenna Music Factory), Piero Fabrizi (produttore), Massimo Germini (musicista e compositore), Kaballà (cantautore), Saverio Lanza (musicista e compositore), Elena Ledda (cantautrice), Carlo Marrale (cantautore), Simona Molinari (cantautrice), Mariella Nava (cantautrice), Raiz (cantautore), Alfredo Rapetti Mogol (paroliere), Vanni Pierini (fondatore Musicultura Premio Recanati), Ivan Rufo (Festival Botteghe d’Autore).

La giuria che decreterà il Premio della Critica “Fausto Mesolella” (storico direttore artistico della manifestazione) sarà formata da Enrico de Angelis (presidente di giuria e storico della canzone), Roberta Balzotti (Tgr Rai), Salvo Battaglia (Stare in radio), Ilaria Cappelluti (Radio Kiss Kiss), Giovanni Chianelli (Il Mattino), Angiola Codacci Pisanelli (L’Espresso), Giorgiana Cristalli (Ansa), Mauro De Cillis (Rai Isoradio), Giuliano Delli Paoli (Ondarock), Angela Garofalo (Cronache di Caserta e Napoli), Elisabetta Malantrucco (Rai Radio Techete’), Michele Monina (critico musicale), Francesco Paracchini (L’Isola che non c’era), Duccio Pasqua (Rai Radio1), Leonardo Pascucci (critico musicale), Fausto Pellegrini (Rainews24), Alessia Pistolini (critico musicale), Paolo Talanca (critico musicale), John Vignola (Rai Radio1).

 

Media partner: Rai Radio1

Partner del Premio Bianca d’Aponte sono: Emergency, M.A.U., NuovoImaie, Doclive, Rete Doc, Premio Andrea Parodi, Suoni dall’Italia, “Pem! Festival - Parole e musica in Monferrato”, L’isola che non c’era, Blogfoolk, Istituto italiano di cultura di Madrid, Officina Pasolini (laboratorio creativo di alta formazione e HUB culturale della Regione Lazio), Maieutica Dischi, Siedas, Virus Studio, Soundinside, Dcave records e Premio Nilla Pizzi.

 

Per ulteriori informazioni www.premiobiancadaponte.it

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Ufficio Stampa: Monferr'Autore

monferrautore@gmail.com

 

ph: Giorgio Bulgarelli

NICCOLÒ FABI AL PREMIO BIANCA D'APONTE 2022,  PAOLA PITAGORA PREMIO ALLA CARRIERA

AD AVERSA IL 28 E 29 OTTOBRE IL CONTEST PER CANTAUTRICI CON RAI RADIO1 MEDIAPARTNER

Si arricchisce ulteriormente il cast del 18° “Premio Bianca d'Aponte” di Aversa, il concorso per cantautrici diventato ormai un punto fermo nel panorama italiano della musica di qualità, in programma al teatro Cimarosa di Aversa il 28 e 29 ottobre.
In veste di ospiti si aggiungono ai nomi già comunicati quello di Niccolò Fabi, per la prima volta al d’Aponte, e quello di Paola Pitagora, a cui verrà assegnato il premio alla carriera della Città di Aversa. Ma saliranno sul palco del Cimarosa anche Giuseppe Barbera, Piero Fabrizi e Kaballà, artisti da tempo legati al Premio, anche in veste di giurati, e Sorah Rionda, a cui è andato il Premio Bianca d’Aponte International. Da sottolineare infine la presenza di un gruppo di alunni del liceo classico e musicale Cirillo di Aversa che omaggeranno Bianca d'Aponte eseguendo una sua canzone.

Confermate poi le presenze di Simona Molinari, Raiz, Pacifico e Isotta (che come vincitrice della scorsa edizione aprirà entrambe le serate), nonché quella di Grazia Di Michele, in veste di madrina. Il Premio ospita infatti ogni anno una cantautrice di rilievo che presiede la giuria e propone un brano di Bianca d’Aponte.

 

Prenotazione obbligatoria. 
Per ulteriori informazioni e per prenotare: 336 694666 – 335 5383937; info@biancadaponte.it - info@premiobiancadaponte.it

 

Il fulcro della manifestazione sarà come sempre il contest per cantautrici. Le artiste selezionate quest’anno per la finale, come già comunicato, saranno: Angelae (Angela Zanonato) da Padova, Candeo (Paola Candeo) da Milano, Giorgia Canton da Verona, Fefe (Federica Sartori) da Bolzano, Assia Fiorillo da Napoli, Jole (Jole Canelli) da Savona, Jungle J. Anne (Giulia Covitto) da Grosseto, Lamo (Daniela Mornati) da Milano, Lula (Lucrezia Di Fiandra) da Roma, Moà (Martina Maggi) da Terni, Alessandra Nicita da Lecce.

Alcune delle finaliste e degli ospiti saranno accompagnati dalla band residente diretta da Alessandro Crescenzo.
La direzione artistica è di Ferruccio Spinetti, mentre la conduzione quest’anno è affidata a Daniela Esposito e Ottavio Nieddu. Rai Radio 1 è media-partner ufficiale.

Il via alla manifestazione verrà dato come sempre con una sorta di anteprima, un seminario sulla scrittura delle canzoni curato da Giuseppe Anastasi, Giuseppe Barbera e Angelo Franchi, in programma giovedì 27 ottobre dalle 10 alle 17 all’Auditorium Bianca d’Aponte, in Via Nobel.
Venerdì 28 ottobre alle 11 invece sarà l’Aula Magna del Liceo Cirillo ad ospitare un incontro con il Nuovo Imaie.
Poi alle 20 al Teatro Cimarosa ci sarà la prima serata del Premio, con ospiti Niccolò Fabi, Isotta, Pacifico, Sorah Rionda, Giuseppe Barbera e con gli allievi del Liceo Cirillo.

Sabato 29 ottobre si aprirà alle 10 nella sala conferenze dell’Hotel Max con la presentazione del libro “Storie di straordinaria fonia” (Bertoni editore) di Foffo Bianchi, Duccio Pasqua e Francesca Gaudenzi. Sarà presente Duccio Pasqua, intervistato da Giuseppe Scuotri. Alle 11 ci sarà poi spazio per il tradizionale incontro con le dieci finaliste, condotto da Roberta Balzotti.
Alle 20, serata finale del Premio con la madrina Grazia Di Michele e con Isotta, Piero Fabrizi, Kaballà, Simona Molinari, Paola Pitagora e Raiz. Alla fine della serata verrà proclamata la vincitrice ed assegnati gli altri premi previsti.

Alla vincitrice assoluta andrà il Premio Bianca d’Aponte, con borsa di studio di € 1.000, la partecipazione come ospite alla prossima edizione del Premio, tre concerti di presentazione prodotti da Doc Live e la possibilità di partecipare al Premio dei Premi del Mei di Faenza. Per chi si aggiudicherà il Premio della Critica “Fausto Mesolella” (storico direttore artistico della manifestazione) è prevista una borsa di studio di € 800. Verranno inoltre assegnate menzioni per miglior testo, migliore musica e migliore interpretazione.
A questi si aggiungono molti premi assegnati ad alcune finaliste direttamente da realtà esterne all’organizzazione o da singoli giurati. Fra quelli confermati c’è il “Premio ’Na stella” (titolo di una canzone di Mesolella) del Virus Studio, con l’incisione di un brano con la produzione artistica di Ferruccio Spinetti; una proposta per un anno di assistenza legale e manageriale per l'artista vincitrice o altra finalista da parte di Siedas; un premio di Soundinside Basement Records consistente nella realizzazione di un video live in studio; quello dell’etichetta Suoni dall’Italia di Mariella Nava, con la proposta di una possibile collaborazione artistica e quello dell’etichetta femminile “Maieutica Dischi” di Veronica Marchi (vincitrice della prima edizione del Premio) per la produzione e pubblicazione di un brano.
Inoltre, da questa edizione, la Dcave records del produttore artistico Daniele Grasso offre a una finalista la produzione completa di un EP di tre brani, mentre il Premio Nilla Pizzi ospiterà una delle concorrenti, premiandola, nella serata del Premio che si svolgerà al Teatro Bibiena di Sant’Agata Bolognese il 19 novembre.

Intanto l’Istituto Italiano di Cultura di Madrid ha confermato, per il secondo anno, una serata speciale del Premio Bianca d’Aponte che si terrà nei prossimi mesi con la partecipazione di tre cantautrici scelte tra quelle che negli anni hanno partecipato al Premio e una delle sue madrine.

Media partner: Rai Radio1
Partner del Premio Bianca d’Aponte sono: Emergency, M.A.U., NuovoImaie, Doclive, Premio Andrea Parodi, Suoni dall’Italia, “Pem! Festival - Parole e musica in Monferrato”, L’isola che non c’era, Blogfoolk, Istituto italiano di cultura di Madrid, Officina Pasolini (laboratorio creativo di alta formazione e HUB culturale della Regione Lazio), Maieutica Dischi, Siedas, Virus Studio, Soundinside, Dcave records e Premio Nilla Pizzi.

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